Svizzera

Alain Berset, un consigliere federale autorevole

Dopo 20 anni a Berna, ha deciso di imboccare una nuova strada, ma le sue capacità sarebbero tornate utili per futuri dossier centrali della politica svizzera, primo fra tutti quello europeo

  • 22 giugno 2023, 05:51
  • 2 settembre 2023, 13:14
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In Parlamento

  • Keystone
Di: Simona Cereghetti 

Sulle dimissioni di Alain Berset si speculava da mesi. Vuoi perché è in Governo da tanto tempo, dal 2012, quindi da tre legislature, vuoi perché messo sotto pressione da scandali che hanno riguardato la sua vita privata e anche il suo collaboratore più stretto, ora non più in carica, sempre al suo fianco durante la pandemia.

Alain Berset non ha però mai dato un chiaro segno di voler abbandonare Berna e di non voler più ricandidarsi. Anzi, alla domanda che ogni volta, in ogni intervista, gli veniva posta, quindi se intendeva ripresentarsi o meno, lui rispondeva in maniera ambigua. E oggi ha sciolto le riserve.

A 51 anni, dopo vent’anni a Berna, prima in veste di consigliere agli Stati, poi, dal 2011, in quella di consigliere federale, Alain Berset ha deciso di imboccare una nuova strada. E con la sua partenza se ne va un consigliere federale pragmatico e autorevole, a capo di un Dipartimento impegnativo, con i suoi dossier complicati come quelli della sanità e della previdenza. Se ne va un consigliere federale che non si è mai scoraggiato di fronte alle sconfitte a volte cocenti, o ai tentativi falliti di contenere i costi della sanità, e quindi le impennate dei premi di cassa malati. Imperterrito, ha continuato sulla sua strada. Anche durante la pandemia, nonostante le critiche sulla strategia del Governo e anche quelle rivolte alla sua persona. Consigliere federale pragmatico e autorevole, quindi, e anche a suo agio a livello internazionale, nei vari incontri con i leader esteri. Capacità queste che si potrebbero definire innate, di cui Alain Berset era ben consapevole, e per questo motivo a tratti poteva risultare supponente. Capacità che però sarebbero tornate utili per affrontare futuri dossier centrali della politica svizzera, primo fra tutti quello europeo. E proprio nel giorno delle sue dimissioni, caso vuole, sono state annunciate le linee guida decise dal Governo per il futuro mandato negoziale, che verrà definito solo dopo il prossimo autunno.

Alain Berset seguirà l’inizio dei negoziati a livello politico con Bruxelles lontano da Berna. Non sarà più tra i protagonisti principali della politica federale. Non sarà più lui a portare avanti con il suo piglio deciso riforme nel settore della sanità, della previdenza, o della socialità.

I giochi per la sua successione sono già iniziati. Già si fanno nomi di papabili all’interno del partito socialista che potrebbero ambire al Consiglio federale. Chi è interessato ha tempo tutta l’estate per pensarci bene e prendere una decisione. Consapevole che l’eredità di Alain Berset è di quelle pesanti, così come lo sono state quelle di Doris Leuthard o di altri consiglieri federali autorevoli e leader naturali.

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