Procedono verso un'approvazione popolare entrambi gli oggetti legati alle prossime votazioni federali. È questa la tendenza che emerge dai risultati del 2° sondaggio realizzato per la SSR dall'istituto demoscopico gfs.bern: un rilevamento che, nell'ottica del 19 maggio, si basa sulle risposte fornite da più di 5'800 aventi diritto di voto di tutte le regioni linguistiche.
A piacere sempre di più è la riforma fiscale associata al finanziamento del primo pilastro (RFFA). Ora infatti il progetto, fra posizioni apertamente favorevoli e piuttosto favorevoli, incassa quasi il 60% di consensi, con un aumento di 5 punti percentuali per rapporto alla situazione rilevata a fine marzo. Il campo dei contrari si restringe ora al 35% dei partecipanti al sondaggio, mentre il 6% manifesta ancora indecisione. Il livello di formazione delle opinioni sul tema fa registrare adesso un netto avanzamento: il 55% degli interpellati dichiara infatti di aver già maturato intenzioni di voto consolidate a favore o contro la RFFA. Ciò corrisponde a 8 punti percentuali in più rispetto al dato scaturito dal primo sondaggio SSR.
RFFA: il quadro delle tendenze
Nella Svizzera italiana il progetto beneficia di una maggioranza di consensi lievemente inferiore a quelle rilevate nelle altre regioni linguistiche. Negli agglomerati infine, contrariamente a quanto si constatò nel 2017 in vista del voto sulla Riforma III dell'imposizione delle imprese - poi respinta - la tendenza verso il "sì" appare netta.
Per il secondo oggetto in votazione, la revisione di legge sulle armi, i pareri di segno favorevole restano ampiamente maggioritari nonostante una lieve erosione: nell'insieme si attestano infatti al 65% degli interpellati. Sul piano delle affiliazioni partitiche, i sostenitori dell'UDC continuano a essere isolati nella loro opposizione alla nuova normativa: il testo risulta infatti sempre nettamente approvato dai simpatizzanti di tutte le altre formazioni politiche.
Revisione della legge sulle armi: gli orientamenti emersi dal sondaggio
In Romandia la modifica legislativa fa attualmente registrare la soglia più elevata di consensi (69%). Sempre a livello regionale è invece nella Svizzera italiana che si riscontra la quota più consistente di contrari, pari al 41%: lo schieramento dei favorevoli mantiene una salda maggioranza, ma subisce anche una flessione quantificata in 5 punti percentuali.
Anche questo secondo sondaggio è stato elaborato sulla base di risposte pervenute sia nel quadro di tradizionali interviste telefoniche, sia attraverso le pagine appositamente allestite sui portali d'informazione della SSR. Il margine d'errore statistico è di 2,7 punti percentuali. Fra una decina di giorni, l'atteso verdetto delle urne.
Alex Ricordi