L'UDC sul tema immigrazione non demorde. Guardando alle elezioni federali di ottobre lancia una nuova iniziativa per limitare gli ingressi in Svizzera. Porta il nome di "Iniziativa per la sostenibilità" e ha come obiettivo quello di correggere l'attuale sistema d'asilo, ponendo un tetto massimo alla popolazione svizzera di 10 milioni di abitanti per il 2050. La misura vuole correggere l'attuale poltica di accoglimento svizzera, considerata dal partito "fallita" e insostenibile.
Il lancio è stato sostenuto all'unanimità dai 310 delegati riunitisi oggi, sabato, a Küssnacht per l'assemblea straordinaria del partito. L'iniziativa, elaborata dalla sezione zurighese, vuole prevenire una "Svizzera da 10 milioni" di abitanti, soglia oltre la quale il futuro della nazione non sarebbe più sostenibile. In questa prospettiva, la proposta vuole fissare anticipatamente dei provvedimenti nel caso in cui la popolazione residente superasse il limite di 9,5 milioni. Se verranno oltrepassati i 10 milioni prima del 2050, ad esempio, il Consiglio federale dovrà porre fine agli accordi che, secondo il partito, portano a un aumento della popolazione, come la libera circolazione delle persone con l'UE.
Il tema è stato al centro dell'assemblea odierna. Il presidente Marco Chiesa di fronte al partito riunito nel canton Svitto ha criticato aspramente la politica in materia della Svizzera prendendosela in particolare con la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider. La accusa di voler far entrare più richiedenti l'asilo senza preoccuparsi delle conseguenze per la popolazione.
"Ne arrivano troppi e, soprattutto, quelli sbagliati", ha sottolineato Marco Chiesa secondo il quale la maggior parte dei richiedenti sono "turisti dell'asilo che sfruttano il nostro sistema" e non profughi bisognosi. La colpa è del "sistema fallito" messo in atto della Confederazione. "L'afflusso massiccio di falsi richiedenti l'asilo sta sommergendo interi villaggi", ha affermato. Le conseguenze sono: costi elevati, "caos" nelle scuole e carenza di alloggi. Inoltre, arrivano soprattutto giovani uomini con un "alto potenziale di violenza". L'integrazione non può avere successo in questo modo.
Critiche a Baume-Schneider e agli altri partiti
Il ticinese ha continuato rivolgendo le sue critiche alla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider che, a suo dire, non sta facendo abbastanza per risolvere il problema. "E cosa fa la consigliera federale responsabile, Elisabeth Baume-Schneider? Non sta facendo nulla! Non muove un dito per porre fine al caos dell'asilo. Al contrario, la ministra socialista della giustizia vuole portare in Svizzera ancora più richiedenti asilo, a scapito della popolazione", ha deplorato il consigliere agli Stati ticinese. "Sembra che non le importi nulla", ha concluso.
Anche i partiti dell'area di sinistra sono stati presi di mira dal presidente dell'UDC. A suo dire perseguono politiche d'asilo "irresponsabili e sbagliate"; politiche che portano "caos" in Svizzera e sostengono indirettamente i contrabbandieri e il traffico di esseri umani.