La revisione della legge sulle armi volta a limitare la diffusione di quelle semiautomatiche, come richiesto dalla direttiva dell’Unione europea decisa dopo gli attentati terroristici di Parigi (alla quale devono però adempiere tutti i paesi Schengen), è in dirittura di arrivo. Oggi, lunedì, il Consiglio nazionale, nonostante la viva opposizione dell'UDC che minaccia ormai il referendum, ha infatti eliminato due importanti divergenze. Il dossier ritornerà mercoledì agli Stati per l'eliminazione di due differenze minori.
Le ultime divergenze risolte dalla Camera del popolo riguardano i caricatori e la tracciabilità di un'arma.
Per quanto riguarda i caricatori (ora in vendita libera), la maggioranza ha deciso che solo chi è autorizzato ad acquistare un’arma potrà procurarsene uno di grande capacità; la direttiva comunitaria vuole infatti che questo problema venga codificato. Circa la marcatura, al pari dei consiglieri agli Stati, il plenum ha stabilito che l'alloggiamento della culatta, la culatta stessa e la canna, dovranno essere contrassegnate, e non solo una parte essenziale di un'arma come deciso nel giugno scorso dalla Camera del popolo.
ATS/ludoC