Svizzera

Armi, "sì" al giro di vite

Gli Stati approvano l’inserimento nella legislazione elvetica della nuova direttiva europea per limitare la diffusione di pistole e fucili semiautomatici  

  • 11 settembre 2018, 16:45
  • 23 novembre, 00:22
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Notiziario delle 14.00 del 11.09.2018: la corrispondenza di Gian Paolo Driussi

RSI Info 11.09.2018, 16:44

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La nuova direttiva europea sulle armi, che mira a limitare la diffusione di quelle semiautomatiche, va inserita nella legislazione elvetica. Non farlo significa mettere in serio pericolo la partecipazione della Svizzera allo spazio Schengen. Ne è convinto il Consiglio degli Stati che martedì mattina ha approvato i necessari adeguamenti legislativi per 34 voti a 6 e 5 astenuti. L’arma di ordinanza dei militari svizzeri, ha ribadito la Camera dei Cantoni, continuerà a non far parte delle armi vietate.

Gli Stati hanno apportato alcuni correttivi alla soluzione adottata la scorsa sessione estiva dal Nazionale, poiché ritenute contrarie alla nuova direttiva europea.

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La nuova direttiva europea sulle armi in Svizzera

Telegiornale 11.09.2018, 12:26

Divergenze da appianare

Le disposizioni adottate dalla Camera alta, sulle quali dovrà ritornare a discutere il Consiglio nazionale, riguardano i caricatori (quelli di grande capacità attualmente sono in vendita libera) e la tracciabilità degli elementi essenziali di un'arma.

UDC scettica; PS: "misura timida"

Gli inasprimenti voluti dall’UE – ai quali si dovrebbero però adeguare tutti i paesi che fanno parte dello spazio Schengen - sono stati concepiti all’indomani degli attentati di Parigi del 2015. L’UDC si è detta scettica sulla loro efficacia, poiché, è stato rimarcato in Parlamento, chi ha cattive intenzioni potrebbe comunque procurarsi fucili e pistole sul mercato nero.

Il PS avrebbe invece voluto un giro di vite maggiore, definendo “modesta” la soluzione adottata.

ATS/ludoC

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