L’Unione sindacale svizzera (USS) chiede un aumento generale dei salari del 2% per il periodo 2019/2020, oltre a ribadire la necessità di un chiaro aumento dei salari delle donne. Le rivendicazioni sono state espresse venerdì in conferenza stampa a Berna.
Secondo l’USS negli ultimi tre anni l'economia svizzera ha registrato una notevole tendenza al rialzo e, sebbene il carico di lavoro sia aumentato, i salari reali sono diminuiti dello 0,6%. Un’ingiustizia che “ha messo sempre più a repentaglio lo sviluppo economico della Svizzera”.
A testimoniarlo il consumo pro capite che, esclusa la spesa sanitaria, è diminuito di circa lo 0,7% in termini reali. “Senza un sensibile aumento dei salari – ribadisce l’USS –, questo tendenza si intensificherà”.
Secondo l’unione presieduta dal maggio scorso da Pierre-Yves Maillard, il margine di manovra per un tale aumento esiste: mai negli ultimi dieci anni le aziende hanno cercato manodopera come oggi e gli affari sono buoni in quasi tutti i settori.
L’aumento salariale è pure “necessario ai dipendenti per far fronte all'inflazione di quasi lo 0,5% nell'anno in corso e all'ulteriore aumento dei premi dell'assicurazione malattia. Inoltre, la produttività del lavoro aumenta costantemente, di circa l'1% all'anno in termini reali”.
Progressi concreti necessari per le donne
L’organizzazione sindacale ha infine sottolineato la necessità urgente di agire dopo il 14 giugno scorso, quando 500’000 donne e uomini sono scesi in piazza per la parità retributiva tra uomo e donna. Per questo motivo è ora necessario compiere progressi concreti sulle retribuzioni delle donne per correggere il ritardo salariale – scrive l’USS –, chiedendo che nei settori in cui è attivo il sindacato Unia ottengano almeno 50 franchi in più.
Una richiesta analoga - aumento generale del 2% e miglioramento delle condizioni salariali delle donne - è stata avanzata anche da Travail.Suisse in agosto.
I sindacati rivendicano aumenti del 2%
Telegiornale 06.09.2019, 22:02