Per tante famiglie i regali di Natale creano disagi e preoccupazioni. Sono i più poveri della popolazione svizzera, quelle 750’000 persone che vivono sotto la soglia della povertà: 130’000 sono bambini. Per fortuna c’è chi non li dimentica e fa in modo che possano godersi le feste con qualche pensiero in meno.
“Petite Suisse”, un’associazione umanitaria svizzera, ha raccolto 9’500 regali. Tutti sono stati incartati singolarmente con largo anticipo dai 380 volontari. “L’idea è che quando qualcuno apre il pacco dica wow, qualcuno ha pensato anche a me!”, spiega Kristin Wolf, volontaria di “Petite Suisse”. Solitamente i regali da donare arrivano all’associazione per posta, e a volte capita che ce ne siano alcuni da buttare. “Spesso riceviamo giochi non completi, come i lego, oppure oggetti sporchi o giocattoli rotti”, sottolinea Kristin Wolf.
Ma non ci sono solo oggetti di seconda mano, molto spesso arrivano anche cose nuove fiammanti. “Per noi è importante che chi riceva il regalo non si senta una persona di serie B. Anche i bambini hanno diritto a ricevere qualcosa di nuovo”, spiega la volontaria che, per questa iniziativa ogni anno si impegna per un totale di circa 200 ore. “Penso che ogni bambino si mertiti un regalo da scartare a Natale. Non deve per forza essere enorme. L’importante è che lo renda felice”.
Per ricevere un regalo basta registrarsi presso l’associazione. I regali vengono distribuiti in una cinquantina di località direttamente dalla fondatrice dell’associazione, che è in viaggio per la Svizzera dall’inizio di dicembre. “Mi piace ancora molto, mi dà un sacco di energia e loro se ne accorgono. La gratitudine è enorme e a noi fa davvero tanto piacere”, dice Anita Eichenberger, fondatrice di Petite Suisse.
Come ogni anno tutti i regali verranno consegnati entro la fine della giornata di Natale.