CPI su Credit Suisse, ecco i 14 candidati

Il consigliere agli Stati bernese Werner Salzmann e i consiglieri nazionali zurighesi Thomas Matter e Alfred Heer sono stati selezionati per rappresentare l'UDC nella Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) incaricata di indagare sulla vicenda Credit Suisse.

Dal canto loro, sempre oggi, i Verdi liberali hanno nominato il consigliere nazionale lucernese Roland Fischer per lo stesso incarico.

Salzmann, Matter e Heer sono esperti e qualificati, scrive l'UDC in un comunicato. Heer, membro della Commissione della gestione della Camera del popolo, è anche candidato per la presidenza dell'organo.

Fischer soddisfa tutti requisiti per far parte della CPI, ha indicato la presidente del gruppo PVL alle Camere federali Tiana Angelina Moser (ZH). In quanto economista, possiede il necessario bagaglio per svolgere questo ruolo.

I due rami del Parlamento hanno avallato la creazione di una CPI, per la quinta volta nella storia svizzera, la scorsa settimana. Domani, mercoledì, verrà ufficializzata la sua composizione e verrà reso noto chi assumerà la presidenza e la vicepresidenza. L'organo sarà formato da 14 membri, sette per ogni Camera: 3 del PLR, 3 dell'UDC, 3 del Centro, 2 del PS, 2 Verdi e 1 Verde liberale.

UDC e Verdi liberali erano gli unici partiti che ancora non avevano indicato le loro scelte per la CPI. Ieri il Centro ha designato le consigliere agli Stati Isabelle Chassot (FR) e Heidi Z'Graggen (UR), nonché il consigliere nazionale Leo Müller (LU), mentre il PS ha optato per affiancare al consigliere nazionale vodese Roger Nordmann il consigliere agli Stati Daniel Jositsch (ZH).

I Verdi hanno deciso per due donne, ossia la consigliera agli Stati Maya Graf (BL) e la consigliera nazionale Franziska Ryser (SG). Il PLR ha da parte sua virato sulla consigliera nazionale Daniela Schneeberger (BL), nonché sui consiglieri agli Stati Philippe Bauer (NE) e Andrea Caroni (AR).

Aspetto non secondario la presidenza di una Commissione parlamentare d’inchiesta è considerata molto prestigiosa, tanto da essere stata in passato il trampolino di lancio per un posto in Consiglio federale (avvenne con Kurt Furgler, presidente di una CPI nel 1964 e poi eletto in Governo nel 1971; e più di recente con Moritz Leuenberger, che guidò una CPI nel 1989 e divenne consigliere federale nel 1995).