I negoziati tra i produttori d'energia idroelettrica e i cantoni sul nuovo canone d'acqua sono falliti: il settore ritiene infatti che imporre una tassa fissa senza tener conto della difficile situazione attuale sia impossibile.
Nonostante costi di produzione invariati, le centrali realizzano solo la metà delle entrate conseguite prima dell'apertura parziale del mercato, nel 2009, e non sono quindi più in grado di pagare balzelli supplementari.
Nel comunicato diramato lunedì, le associazioni interessate si dicono pronte a pagare un indennizzo equo per l'uso della materia prima in modo che l'ente pubblico possa disporre di entrate prevedibili.
ATS/dg
RG 08.00 del 28.06.16: il servizio di Manuele Ferrari
RSI Info 28.06.2016, 10:26
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