I casinò di montagna che versano in difficoltà finanziarie dovrebbero poter chiudere il settore dei giochi da tavolo per 270 giorni all'anno, anziché 60 come avviene attualmente. Lo ha deciso martedì, con 118 voti contro 63 e 5 astenuti, il Nazionale, che si è così allineato su questo punto al Consiglio degli Stati nell'ambito della revisione della legge sui giochi in denaro.
Questo privilegio andrà soprattutto a vantaggio dei casinò grigionesi di Davos e St. Moritz, fortemente dipendenti dall'attività turistica, ha spiegato la consigliera federale Simonetta Sommaruga. Nell'attesa della nuova legislazione, il Governo ha già proposto una revisione dell'ordinanza che dovrebbe aiutare proprio i casinò in difficoltà.
Il Nazionale ha pure accettato (con 136 voti contro 48 e 1 astenuto) di allinearsi al compromesso dei senatori concernente la regolamentazione dei giochi a premi proposti dai media e destinati a promuovere le vendite. Questi ultimi non saranno sottoposti alla legge se la partecipazione al gioco è gratuita.
ATS/Swing