Chi arriverà in Governo?

La doppia dimissione di Doris Leuthard (PPD) e Johann Schneider-Ammann (PLR) apre le porte ai giochi per le successioni. Lo scenario di almeno un doppio posto vacante si è presentato nove volte dal 1959. L’ultimo nel 2010 quando si erano dovuti eleggere i successori di Moritz Leuenberger (PS) e di Hans-Rudolf Merz (PLR). Allora erano entrati in Governo Simonetta Sommaruga e Johann Schneider-Ammann.

Prima di loro si era verificato un caso di dimissioni simultanee, per strategia politica, di Arnold Koller (PPD) e del ticinese Flavio Cotti (PPD) nel 1999, che vennero sostituiti da Joseph Deiss (PPD) e Ruth Metzler (PPD).

Chi saranno i successori?

Quello che è quasi escluso è che si possa trattare di un romando o di uno svizzeroitaliano, vista la presenza di già tre latini nel Consiglio federale.

La pressione arriverà principalmente dalle donne, che si faranno sentire per evitare che la socialista Simonetta Sommaruga si ritrovi da sola.

Se per Schneider-Ammann la maggioranza specula sulla consigliera agli Stati sangallese Karin Keller Sutter, anche per Leuthard non mancano i nominativi femminili. Tra le potenziali candidate figurano la consigliera nazionale vallesana Viola Amherd, ex sindaca di Briga, e la basilese Elisabeth Schneider-Schneiter, come anche le lucernesi Ida Glanzmann e Andrea Gmür e l’argoviese Ruth Humbel. Il profilo giusto potrebbe però anche essere ricercato nei cantoni, tra le consigliere di Stato Heidi Z'Graggen del canton Uri e l’argoviese Carmen Haag.

Se ad imporsi sarà una donna, rappresenterà la terza ministra del PPD dopo Ruth Metzler, estromessa nel 2003, e Doris Leuthard.

Il doppio posto vacante potrebbe dare meno ripensamenti ad un uomo a candidarsi. Per il PPD, i grigionesi Martin Candinas, consigliere nazionale, e Stefan Engler, consigliere agli Stati, potrebbero giocare la carta regionale. L'attuale presidente del partito Gerhard Pfister ha già fatto sapere che non è interessato.

Il PLR avrà più difficoltà a presentare un uomo, ma non si esclude che potrebbero provarci il consigliere agli Stati argoviese Andrea Caroni e quello grigionese Martin Schmid.