L’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) ha concluso mercoledì il procedimento di controllo dei cartelli in relazione alla fusione tra UBS e Credit Suisse e ritiene che la fusione non minacci la concorrenza in nessun segmento di mercato. La FINMA aveva già informato la Commissione per la concorrenza (COMCO) prima dell’annuncio della fusione tra le due banche che si sarebbe assunta la responsabilità della valutazione del diritto della concorrenza, come prevede la legge.
In seguito, l’Autorità di vigilanza ha collaborato con la COMCO per valutare numerose richieste di concorrenti, associazioni e singoli clienti e al termine della procedura di controllo è giunta alla conclusione che la fusione di UBS con Credit Suisse non minaccia la concorrenza in alcun segmento di mercato.
La FINMA rileva che a seguito dell’acquisizione di Credit Suisse, UBS è riuscita a rafforzare la propria posizione di mercato in alcuni sottosegmenti. Tuttavia, i requisiti legali per un intervento da parte sua non sono soddisfatti. La procedura di controllo si è quindi conclusa “senza condizioni, oneri o ulteriori esami” da parte della stessa autorità di vigilanza.
Il 19 marzo 2023 la FINMA aveva anticipatamente già autorizzato la fusione tra le due grandi banche elvetiche ai sensi della Legge sui cartelli.
Notiziario
Notiziario 19.06.2024, 11:00
Contenuto audio