Dalla prima settimana del conflitto in Ucraina, decine di volontari svizzeri hanno espresso il desiderio di unirsi alle forze ucraine. Questi residenti svizzeri combattono con la legione internazionale o il gruppo Azov.
Secondo informazioni raccolte da RTS sono 35 le persone che nella prima settimana del conflitto si sono annunciate presso l'ambasciata ucraina in Svizzera. Tuttavia, non tutti sono svizzeri. Molti sono ex militari americani, britannici e diversi cittadini del Kosovo.
Decine di volontari partiti dalla Svizzera al fronte
Telegiornale 03.05.2022, 14:30
RTS ha incontrato due di questi combattenti. Il primo, Marc, ha deciso di andare in Ucraina con due volontari francesi. Lo ha deciso il giorno in cui il presidente ucraino Zelensky ha annunciato il reclutamento di una legione internazionale. "Ho sentito il suo appello e mi sono detto: "Posso fare qualcosa: ho le capacità militari per aiutarli", spiega. "Non sto combattendo per l'Ucraina, ma per l'Europa. Stiamo affrontando un conflitto che va ben oltre questo Paese. Dobbiamo lottare per i nostri principi, i nostri valori", aggiunge.
Il secondo, Sébastien, è già rientrato. Ha preso uno zaino ed è partito per Kiev, dove è rimasto solo pochi giorni. Non ci sono prove che confermino che Sébastien abbia davvero preso parte ai combattimenti o portato armi durante la sua permanenza in Ucraina. Ma sul posto, spiega, era in contatto con il controverso reggimento Azov.
Gli svizzeri che vanno in Ucraina a combattere rischiano il carcere. L'arruolamento in un esercito straniero è proibito dalla legge. Teoricamente è punibile con tre anni di reclusione. Tuttavia, ogni anno, gli svizzeri si arruolano nell'esercito francese (legione straniera francese), spesso senza avere alcun problema con la legge.