Svizzera

Distaccati senza tutela

Il Nazionale boccia una proposta volta a proteggerli dagli abusi di subappaltatori esteri in Svizzera

  • 19 settembre 2019, 09:33
  • 22 novembre, 21:08
01:15

RG 07.00 del 19.09.2019 Il servizio di Roberto Porta

RSI Info 19.09.2019, 09:33

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Di: pon/ATS 

"Anche se è stato possibile stabilire che i salari minimi e le condizioni di lavoro vigenti non sono stati rispettati e si è potuto calcolare in modo preciso l'ammontare che deve ancora essere versato al lavoratore, non è possibile avviare alcuna azione giudiziaria in Svizzera prima di aver proceduto invano contro l'impresa nel Paese di origine del lavoratore, nel caso concreto la la Polonia": partendo da questa constatazione, tratta da una sentenza del 2017 del tribunale del lavoro ginevrino, il socialista Carlo Sommaruga aveva presentato un'iniziativa parlamentare volta a rafforzare i diritti dei cosiddetti lavoratori distaccati nei confronti delle ditte appaltatrici primarie, in caso di abusi da parte dei subappaltatori. Un testo che però il Consiglio nazionale ha respinto mercoledì con 99 voti contro 61.

Chi si aggiudica mandati in Svizzera, ha sostenuto Sommaruga, può facilmente assicurarsi contro questi rischi o tutelarsi per esempio trattenendo una parte dei pagamenti dovuti al subappaltatore per coprire eventuali oneri. Questo favorirebbe inoltre la scelta di ditte affidabili.

Il plenum, pur riconoscendo il problema, ha come detto bocciato il testo, che era appoggiato da tutti i deputati ticinesi presenti in aula.

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