L'accordo istituzionale tra la Svizzera e l'Unione Europea non divide solo i politici, ma anche gli esperti. La diversità delle opinioni sulla questione è emersa martedì nel corso dell’audizione di fronte alla commissione di politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) che, data la rilevanza della questione e la volontà di garantire la massima trasparenza ai cittadini, si è svolta in modo pubblico con diffusione anche in diretta web.
La presidente Elisabeth Schneider-Schneiter e i deputati, tra cui il ticinese Marco Chiesa, hanno interpellato Astrid Epiney, Matthias Oesch, Christa Ruth Tobler, Paul Widmer e Carl Baudenbacher (professori di diritto e relazioni internazionali delle università di Zurigo, Basilea, San Gallo e Friburgo) sulla libera circolazione delle persone, sull’utilità del previsto tribunale arbitrale, sulla necessità di assumere le direttive europee, sui trasporti terrestri, sulle condizioni di partecipazione al mercato interno dell’UE e tanti altri aspetti figuranti nel documento posto in consultazione dal Consiglio federale.
Lo svolgimento della procedura è stata illustrata dal segretario di Stato Roberto Balzaretti. Dovrebbe aprirsi mercoledì con la pubblicazione del testo dell'accordo anche in tedesco ed italiano accompagnata da una presa di posizione che la politica federale attende da più di un mese. La consultazione dovrebbe concludersi entro fine primavera. I pareri verranno poi raccolti in un rapporto e, in seguito, spetterà al Governo decidere.
Audizioni sull'accordo quadro
Telegiornale 15.01.2019, 21:00