Il Ministero pubblico della Confederazione ha avviato una settantina di procedimenti penali legati all'estremismo islamico. Concernono propaganda, reclutamento a favore di organizzazioni terroristiche, finanziamento di queste e trasferimenti dove le stesse sono attive, in particolare Iraq e Siria.
Le inchieste, stando a quanto indicato mercoledì, hanno già portato a sette condanne, due delle quali non sono ancora passate in giudicato. Sono anche stati emessi 11 decreti d'accusa.
Per quanto riguarda i combattenti, veri o presunti, e i loro famigliari, risultano attualmente nelle zone di conflitto una ventina di svizzeri o binazionali, donne e bambini compresi.
ATS/dg