I prossimi caccia dell'aviazione svizzera dovranno essere acquistati attingendo dal normale budget dell'esercito. Un referendum sarebbe così escluso. È questa la raccomandazione del gruppo di esperti incaricato dal Consiglio federale dopo la bocciatura dei Gripen. A dipendenza della variante prescelta - ne sono proposte quattro che vanno dai 20 ai 70 velivoli - i costi sarebbero compresi fra i 4 e i 14 miliardi. Diventerebbero 5-18 con l'aggiunta di un sistema di difesa terra-aria.
L'aereo di produzione svedese avrebbe dovuto solcare i cieli elvetici già dal 2018, se il 18 maggio 2014 il 53,4% dei votanti non avesse bocciato la spesa di 3,1 miliardi per 22 apparecchi. Il Governo era ripartito con un nuovo progetto nel 2016, coinvolgendo maggiormente i partiti.
Le prime conclusioni sono arrivate oggi, martedì: l'acquisto è ritenuto urgente, o la Svizzera non sarà più in grado di difendere il proprio spazio aereo. Alternative quali maggiore cooperazione internazionale e uso di droni sono state scartate. La scelta del modello dovrebbe avvenire nel 2020, il voto sul credito nel 2022 e la consegna dal 2025.
pon/ATS
Notizia diffusa dal notiziario radiofonico delle 14.00
Dalla radio
Contenuto audio
RG 18.30 del 30.05.17: la corrispondenza di Gianpaolo Driussi
RSI Info 30.05.2017, 22:07
RG 18.30 del 30.05.17: le proposte analizzate da Gianpaolo Driussi
RSI Info 30.05.2017, 22:06
Dal TG20: