Ginevra dichiara guerra all'"uberizzazione" dell’economia e alla precarizzazione dei lavoratori attivi come autisti e corrieri: il consigliere di stato Mauro Poggia - che ha rilevato il dossier da Pierre Maudet - annuncia un giro di vite contro tendenze “barbariche e contrarie alla tradizione elvetica”.
"Abbiamo contratti collettivi e una tradizione di partenariato sociale. È ora che i grandi gruppi americani lo capiscano", afferma il 59enne in due distinte interviste, una diffusa dalla radio romanda RTS e l'altra pubblicata dalla Tribune de Genève. "Il modello Uber trasferisce tutti i rischi di impresa sui singoli: degli indipendenti che di indipendente hanno solo il nome e che vivono in condizioni precarie".
Poggia ricorda che nel cantone esiste una legge sui taxi, che fissa delle condizioni di lavoro e di protezione degli impiegati, e avverte Uber: "Se vuole continuare ad offrire i suoi servizi, o assume gli autisti come salariati e rispetta le regole, oppure questi ultimi si affiliano a una cassa di compensazione con uno statuto di indipendente riconosciuto".
L'intervista integrale: