L'impresa di trasporto di persone Uber dev'essere ritenuta un datore di lavoro svizzero, con tutti gli obblighi che ciò comporta. A dirlo è la Segreteria di Stato dell'economia, che lunedì ha preso posizione sullo sciopero indetto in dicembre dagli autisti che hanno fornito i loro servigi per conto dell'azienda californiana a Ginevra.
A spingere quei taxisti a incrociare le braccia erano stati i contributi sociali non versati e gli stipendi, meno di dieci franchi all'ora, considerati inaccettabili.
L'Unia s'era allora rivolto al suddetto centro di competenza della Confederazione, che ora dà ragione al sindacato. Dicendosi soddisfatta, l'organizzazione fa notare che adesso la società dovrà adeguarsi, in particolare rispettando le regole previste dal contratto collettivo della categoria; qualora non riconoscesse gli impiegati come tali, non dovrebbe più essere autorizzata ad esercitare nella Confederazione.
ATS/dg