I femminicidi sono la punta dell'iceberg

I numerosi femminicidi e tentati femminicidi commessi dall'inizio dell'anno e in particolare nelle ultime settimane sono solo la conseguenza più tragica di un fenomeno ben più vasto. La violenza domestica è una realtà in Svizzera, tanto che secondo un sondaggio dell'istituto di ricerca Sotomo il 42% delle donne afferma di averne subita - sessuale, fisica o psicologica - all'interno della coppia. Fra gli uomini interpellati la quota scende al 24%.

Le donne sono dunque toccate in modo sproporzionato e soprattutto quelle di età compresa fra i 26 e i 45 anni, dove le risposte affermative sfiorano la metà. Su mandato della DAO, la Federazione solidarietà donne di Svizzera e Liechtenstein, i ricercatori hanno intervistato 3'500 persone in tutto nel corso dell'autunno. I dati pubblicati oggi, martedì, sono da ritenere una prima valutazione della situazione, non essendoci studi che permettano di definire il fenomeno sul lungo periodo.

"Io, vittima, costretta a nascondermi"

Per l'80% di coloro che hanno risposto la violenza domestica è un problema sociale e i tre quarti la considerano come la prima causa di separazione. Il 40%, inoltre, ha detto di aver già avuto sospetti di casi nella cerchia delle proprie conoscenze. L'ampiezza del fenomeno è tale che i quattro quinti auspicano che la politica si impegni maggiormente per contrastarlo e il 90% ritiene che vadano consacrati più fondi alle campagne preventive.

La Confederazione, ricorda la DAO, con l'adesione alla Convenzione di Istanbul nel 2018 si è impegnata a prendere delle misure. Per molte vittime e per i loro figli, si ricorda inoltre, un'opportunità di uscire da queste situazioni è rappresentata dalle case dove possono trovare rifugio e aiuto per periodi determinati.