Svizzera

I resti di un aereo nel lago di Costanza

Il Schiffsbergeverein di Romanshorn intende recuperare il motore di un DC-13 Swissair precipitato nel 1957 - Il promotore del progetto: “Potrebbe permettere di fare luce sull’accaduto”

  • Oggi, 11:31
Il velivolo Swissair DC-3 HB-IRK

Il velivolo Swissair DC-3 HB-IRK che nel 1957 è precipitato nel lago di Costanza

  • ETH-Bibliothek
Di: Patrick Stopper 

Nel 1957 un velivolo DC-3 di Swissair si schiantò e affondò nel lago di Costanza. Il relitto dell’aereo fu quasi completamente recuperato nei mesi successivi all’incidente. Ma sul fondale, a una profondità di 210 metri, ci sono ancora diversi resti, tra cui in particolare il motore sinistro, la cui ispezione potrebbe fornire dettagli rilevanti sulla causa dell’incidente, mai chiarita con certezza.

00:44

I resti dell’aereo DC-3 Swissair HB-IRK nel lago di Costanza

Schiffsbergeverein 14.01.2025, 11:31

È questo uno degli obiettivi alla base di un nuovo progetto di recupero del Schiffsbergeverein di Romanshorn (TG), associazione che da alcuni anni è già impegnata nel tentativo di riportare in superficie il relitto del piroscafo “DS Säntis”, situato non lontano dai resti dell’aereo Swissair. “Sarà forse possibile determinare per quale motivo il velivolo volava così lentamente da andare in stallo e precipitare nel lago” afferma Silvan Paganini, presidente del Schiffsbergeverein, da noi interpellato.

Una memoria minacciata dalle cozze quagga

Si tratta anche di ricordare le vittime: quel giorno del 1957 morirono tutte e nove le persone che si trovavano a bordo dell’aereo. Una volta recuperato, il motore diventerà - nelle intenzioni dei promotori del progetto - un monumento che potrà essere esposto in un museo. “Oggi c’è una piccola targa su un muro del porto di Arbon, ma non ci sono dei resti che possano raccontare questa storia” sottolinea Paganini.

Il velivolo Swissair DC-3 HB-IRK

Quel 18 giugno 1957 a bordo del DC-3 HB-IRK c'erano nove persone

  • ETH-Bibliothek

Il relitto va però riportato in superficie al più presto, perché è minacciato dalle invasive cozze quagga. “Nel lago di Costanza - spiega ancora il presidente dell’associazione - si sta diffondendo a macchia d’olio”. Anche a profondità più elevate, come emerso sabato durante un’ispezione subacquea per verificare lo stato del motore. “Sì, nell’area del relitto abbiamo constatato la presenza della cozza”. Una presenza che tra alcuni anni, avverte Paganini, ostacolerà il ritrovamento di resti più datati.

Era un volo d’addestramento

L’aereo Swissair con sigla di registrazione HB-IRK decollò il 18 giugno 1957 alle 8.57 dall’aeroporto di Zurigo-Kloten. Si trattava di un volo d’addestramento con a bordo nove persone: un maestro di volo, cinque allievi piloti, due ingegneri e un tecnico Swissair.

L’ultimo contatto radio avvenne alle 8.59, quando l’equipaggio informò la torre di controllo che le operazioni sarebbero avvenute nei cieli di Sciaffusa e del lago di Costanza. Attorno alle 10.20 l’aereo precipitò. Tutte e nove le persone a bordo persero la vita.

In seguito a una manovra sconosciuta a un’altitudine tra 1’100 e 2’100 metri dal suolo, l’aereo ha raggiunto un punto in cui la velocità era troppo bassa e ha quindi iniziato inaspettatamente a roteare.

Rapporto d’incidente

Nell’ambito della successiva inchiesta non fu possibile determinare l’esatta dinamica dell’accaduto, ma alcuni testimoni oculari - citati nel rapporto d’incidente - affermarono di aver osservato una perdita di quota, seguita da una risalita e uno stallo. Il velivolo avrebbe poi effettuato diverse rotazioni. Ulteriori testimonianze parlano di un solo motore in funzione (il DC-3 ne aveva due).

incidente Swissair DC-3 HB-IRK - articoli di giornale

Articoli di giornale del 1957 relativi all'incidente aereo

  • Schiffsbergeverein

Le indagini non evidenziarono malfunzionamenti tecnici. Ulteriori elementi per fare luce sull’accaduto potrebbero emergere dall’analisi del motore sinistro che si trova ancora in fondo al lago, come sottolinea ancora Paganini.

Sono spuntati dei resti umani

L’incidente ha fatto nove vittime, di cui quattro sono ancora disperse. Sinora. Durante la recente ispezione subacquea, la squadra del Schiffsbergeverein ha infatti trovato dei resti apparentemente umani. Un ritrovamento confermato dalla polizia cantonale turgoviese e che ora è al vaglio dell’istituto di medicina legale di San Gallo.

Swissair DC-3 HB-IRK - La cabina

All'interno del velivolo Swissair DC-3 HB-IRK

  • ETH-Bibliothek

Con questa scoperta, ora il recupero del motore non dipende soltanto dai mezzi tecnici a disposizione ma è anche una questione morale. “Dal punto di vista legale, abbiamo tutte le carte in regola per l’operazione. Adesso vogliamo però capire cosa vogliono i familiari delle vittime”. L’associazione si dice comunque disposta, in caso, a lasciare il relitto nelle profondità del lago, applicandovi per esempio una targa commemorativa.

Il Schiffsbergeverein ha anche chiarito i diritti di proprietà sul relitto in questione: lo scorso 18 dicembre il liquidatore della ex Swissair ha infatti reso noto che né Swissair AG né SAirgroup AG intendono far valere i diritti sui resti del velivolo e che l’associazione ne può disporre liberamente.

Il velivolo Swissair DC-3 HB-IRK

L'aereo era decollato da Kloten alle 8.57

  • ETH-Bibliothek

Oltre mezza tonnellata da portare in superficie

Riportare in superficie il motore del DC-3 è comunque un’operazione relativamente semplice, in quanto si tratta di un relitto che pesa all’incirca 540 chilogrammi (poco più di mezza tonnellata). “È piuttosto leggero - dice infatti il promotore del progetto - in particolare se si paragona con il piroscafo ‘DS Säntis’ che pesa oltre duecento tonnellate”.

Il battello si trova ancora sul fondo del lago dopo due tentativi di recupero non riusciti. Ma per la componente dell’aereo si tratta di un’operazione completamente diversa. E per gli esperti dell’associazione non si tratterebbe di una prima: “È un peso che abbiamo già gestito, per esempio recuperando la ciminiera del ‘DS Säntis’ oppure una moto d’acqua che abbiamo individuato nel lago di Como”.

Un lago pieno di relitti

Ora l’associazione si sta occupando del piroscafo “DS Säntis” e del aereo DC-3 di Swissair. Ma il lago di Costanza “è pieno di relitti”, come ci dice Paganini. “Molte barche a vela, aerei e anche un elicottero”. Tutti ciò che è affondato prima del 1925 - quindi oltre cento anni fa - sono però beni protetti dalla Convenzione UNESCO sul patrimonio culturale subacqueo, mentre i resti più recenti sono di competenza delle autorità. Il Schiffsbergeverein si interessa quindi a relitti che risalgono a un lasso di tempo piuttosto limitato: il “DS Säntis” è stato affondato per questione di costi nel 1933 e il velivolo Swissair è precipitato nel 1957.

Il tempo stringe per il piroscafo “DS Säntis”

Dopo due tentativi falliti, il recupero del “DS Säntis” deve quindi avvenire prima del 2033, cioè prima che diventi patrimonio subacqueo protetto. E l’associazione ci vuole riprovare con una tecnica diversa: se l’ultima volta si era optato per un pallone di sollevamento, stavolta si vuole impiegare un sistema di martinetti idraulici in grado di tirare cavi che la scorsa primavera erano stati fatti passare sotto il relitto.

il battello Säntis sul lago di Costanza

Il battello a vapore "DS Säntis" era entrato in funzione oltre 130 anni fa

  • Schweizerische Bodensee-Schifffahrt AG

Si tratta di un metodo più professionale, ma quattro volte più costoso. È quindi in corso un crowdfunding che mira a raccogliere un milione di franchi. Ma il tempo stringe, perché la raccolta termina il prossimo 31 gennaio e al momento è arrivata a poco più di 118’000 franchi. Una batosta è arrivata dalle autorità cantonali turgoviesi, che hanno deciso di non considerare il progetto come rilevante dal punto di vista storico-culturale. Una decisione su cui si stanno basando anche altre associazioni, come constata Paganini. “Restiamo però ottimisti e ce la mettiamo tutta per raggiungere l’obiettivo” conclude.

03:15

SEIDISERA del 29.12.2024: Il servizio di Gianluca Olgiati sulla raccolta fondi per il recupero del piroscafo “Säntis”

RSI Info 29.12.2024, 18:00

  • Schweizerische Bodensee-Schifffahrt AG
00:53

Recupero fallito

Telegiornale 26.05.2024, 20:00

01:52

RG 12.30 del 01.01.2025: Il servizio di Alan Crameri sul rischio di bird strike

RSI Info 09.01.2025, 10:33

00:29

Notiziario 21:00 del 09.01.2025: La Russia rigetta la propria responsabilità nell’incidente aereo azero

RSI Info 09.01.2025, 21:00

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare