Il processo sulle presunte irregolarità finanziare avvenute durante i Mondiali di calcio del 2006, che si sarebbe dovuto svolgere presso il Tribunale penale federale di Bellinzona, è stato sospeso fino al 27 aprile. Data limite entro la quale, senza una sentenza di primo grado, tutti i reati saranno prescritti. Ciò significa che non ci sarà nessuna decisione in merito ai presunti reati delle persone coinvolte. La sospensione è da attribuirsi al coronavirus e alle limitazioni imposte alla vita pubblica. Il procedimento era già stato rinviato il 18 marzo per le stesse ragioni.
Alla sbarra si sarebbero dovuti presentare Horst Rudolf Schmidt, ex segretario generale della Federazione di calcio tedesca (DFB), Theo Zwanziger, ex presidente dell'associazione e l'ex segretario generale della FIFA, lo svizzero Urs Linsi, accusati di truffa. Mentre Wolfgang Niersbach, ex presidente della DFB, avrebbe dovuto rispondere di complicità.
La vicenda
Gli organizzatori dei Mondiali avrebbero pagato alla FIFA 6,7 milioni di euro (circa 10 milioni di franchi con il cambio di allora) per un fantomatico evento culturale che non ha mai avuto luogo. Linsi è coinvolto in quanto, da segretario generale della massima organizzazione del pallone, era il loro primo interlocutore.
Stando alle indagini, Beckenbauer avrebbe contratto dall'uomo d'affari francese Robert Louis-Dreyfus un prestito di 10 milioni di franchi, una cifra impiegata a favore di un'impresa di Mohammed Bin Hammam, allora membro del comitato esecutivo e della commissione finanziaria della FIFA. Lo scopo del versamento era verosimilmente convincere il dirigente del Qatar a concedere una sovvenzione di 250 milioni di franchi per l'organizzazione del torneo.
Siccome la Federazione di calcio tedesca (DFB) non ha voluto mettere a disposizione i 10 milioni, Beckenbauer ha sborsato la somma personalmente, servendosi del prestito. Nell'aprile 2005 il debito è stato estinto trasferendo il denaro da un conto del comitato organizzatore alla FIFA e a Dreyfus.
Gli imputati sapevano che la commissione presidenziale, che andava coinvolta per un pagamento di questa entità, non avrebbe approvato l'estinzione del prestito con fondi della DFB. Per ottenere il rimborso ingannando i membri di vigilanza del comitato, lo avrebbero quindi presentato come un cofinanziamento della federazione tedesca di calcio per una serata di gala.
L'idea sarebbe stata di Zwanziger e Schmidt, mentre Linsi avrebbe incassato i soldi su un conto della FIFA, prima di girarli a Dreyfus per liquidare il prestito. Niersbach dal canto suo era al corrente dell'operazione.
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