Per gli impianti di risalita elvetici la stagione invernale 2022/2023 non è stata da record come quella precedente, ma non si è rivelata nemmeno negativa restando in linea con la media degli ultimi anni. Stando ai dati diffusi martedì dall'associazione di categoria Funivie svizzere nel periodo compreso dall'inizio della stagione sino a fine aprile è stata registrata una flessione (su base annua) del 12% dell'affluenza e del 9% del fatturato.
Nel confronto con gli ultimi cinque anni la contrazione a livello di primi ingressi si riduce a -1%, a fronte di un +6% sul fronte dei ricavi. La discrepanza fra i due dati è segno quindi che i prezzi sono aumentati.
Un discorso a parte merita il Ticino, che ha dovuto fare i conti con scarse precipitazioni nevose. Il cantone segna quindi +69% (affluenza) e +37% (incassi) nel confronto con il 2021/2022, mentre nel paragone con la media dei cinque anni si è osservato un crollo, rispettivamente, del 61% e del 39%.
Vacanze difficili per gli impianti
Il Quotidiano 20.02.2023, 19:00