Oltre un migliaio di persone sono scese in piazza venerdì sera a Berna per protestare contro l'introduzione del 5G in Svizzera. Nel corso della manifestazione è stata chiesta una moratoria a livello nazionale contro questa tecnologia.
La febbre del 5g
Telegiornale 10.04.2019, 22:00
Il comitato "Stop 5G" vuole che questa tecnologia sia bloccata fino a quando non sarà disponibile un numero sufficiente di studi scientifici indipendenti. I manifestanti si sono anche detti contrari a un aumento degli attuali valori limite per le radiazioni.
Il 5G
Nouvo 22.12.2018, 10:00
Le nuove frequenze, in Svizzera, sono state attribuite all'asta in febbraio per un totale di 380 milioni di franchi, a Swisscom, Sunrise e Salt. Da allora alcuni cantoni hanno però deciso di congelare la costruzione di antenne di nuova generazione.
Swisscom presenta la sua rete 5g
Telegiornale 10.04.2019, 14:30
Rischi per la salute?
Il 5G, tuttavia, non metter tutti d’accordo. Per coprire completamente la Svizzera con il 5G sarebbero necessarie circa 15'000 antenne da aggiungere alle 18'500 già esistenti, ma in Svizzera c’è chi teme danni per la salute. Due le petizioni online lanciate nella Svizzera romanda e nella Svizzera tedesca sotto l'insegna "Stop 5G" che hanno già raccolto rispettivamente 60'000 e 20'000 firme. Dal primo maggio è presente anche il gruppo "Stop 5G Ticino". A livello internazionale, un'allerta è stata lanciata nel 2017 da 170 scienziati provenienti da 37 paesi. Sebbene la Confederazione abbia definito illegale qualsiasi moratoria, Vaud, Ginevra, Neuchâtel e Giura, si sono espressi favorevolmente in merito, e la questione sarà discussa anche dai Parlamenti di Berna, San Gallo e Svitto. Voci critiche sono giunte poi da politici delle città di Sciaffusa, Lucerna e da comuni grigionesi. Anche in Ticino è stata presentata una mozione parlamentare sull'argomento.
E per la sicurezza?
Secondo alcuni, a essere messa in gioco è anche la sicurezza. Gli operatori telefonici si affidano infatti a gruppi stranieri per la tecnologia delle reti (principalmente Ericsson, Nokia e Huawei). Questi ultimi potrebbero approfittarne per la creazione di uno strumento di spionaggio. L'allarme è stato segnalato soprattutto dagli Stati Uniti: "Non dimentichiamoci che le tecnologie di Huawei sono state realizzate in collaborazione con l'esercito cinese", ha dichiarato il segretario di Stato, Mike Pompeo.
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