L'incendio di Bitsch che da quasi due settimane sta impegnando i pompieri in Vallese potrebbe essere stato causato - il 17 luglio - dalla rete elettrica. Lo scrive la SonntagsZeitung. La compagnia Electra-Massa, partner di Alpiq, ha detto al domenicale che la sua linea che attraversa la zona, fra la centrale e la diga di Gebidem, era ancora sotto tensione il giorno del rogo e che nel corso dello stesso è andata in panne.
L'ipotesi avvalorata da esperti è che il forte vento che soffiava in zona abbia provocato la caduta di una pianta o di grossi rami sulla linea, causando un cortocircuito da cui poi si sarebbero sviluppate le fiamme. Se così fosse, sarebbe verosimilmente l'azienda a dover rispondere per i danni al patrimonio boschivo, che sono ingenti: sono 132 gli ettari di foresta bruciati.
La lotta contro le fiamme - alla quale hanno contribuito anche vigili del fuoco provenienti dal resto della Svizzera - non è ancora conclusa. Le squadre si alternano alla ricerca dei focolai ancora esistenti, che potrebbero riattivarsi se le condizioni meteo li favorissero. Gli uomini impegnati sono una cinquantina. Nei giorni scorsi anche l'esercito aveva prolungato fino all'8 agosto il suo impegno, che era giunto a scadenza.