Svizzera

Iniziative: vince chi spende meno

È quanto emerge per la maggior parte dei dodici temi federali passati alle urne nel 2024 - Complessivamente, favorevoli e contrari hanno speso 44 milioni di franchi

  • 29 dicembre 2024, 18:56
  • 29 dicembre 2024, 19:58
02:45

SEIDISERA del 29.12.2024: Il servizio di Paola Latorre sul finanziamento delle iniziative votate nel 2024

RSI Info 29.12.2024, 18:00

  • Immagine d'archivio Keystone
Di: SEIDISERA/Pa.St. 

Nel 2024 gli svizzeri sono stati chiamati alle urne per dodici temi federali. Favorevoli e contrari ai vari oggetti in votazione hanno speso complessivamente 44 milioni di franchi. È quanto emerge dai dati pubblicati dal Controllo federale delle finanze, in virtù della legge sulla trasparenza nel finanziamento delle campagne di votazione.

Una cifra elevata, secondo il consigliere nazionale socialista Bruno Storni: “Quest’anno abbiamo avuto diversi temi molto importanti, dalle casse malati alla tredicesima AVS alle autostrade. Probabilmente è il prezzo che dobbiamo pagare per la democrazia diretta” afferma a SEIDISERA. Gli fa eco il consigliere nazionale UDC Piero Marchesi: “È una cifra importante”. E aggiunge: “In un paese dove si vota quattro volte all’anno su molti temi, credo che questo sia il prezzo da pagare, ma penso che sia certamente positivo”.

La nuova legislazione sulla trasparenza impone a ogni attore che fa campagna di dichiarare gli importi che intende investire se il totale supera i 50’000 franchi. Dopo la votazione deve presentare una dichiarazione finale nella quale dovrà essere precisata ogni donazione superiore a 15’000 franchi. Il Controllo federale delle finanze ha pubblicato i dati definitivi fino alla votazione del 22 settembre e le previsioni per quelle del 24 novembre.

Dai dati risulta che in nove votazioni su dodici ha vinto chi ha speso meno. Un buon segno, secondo Storni. E non è sorpreso Marchesi, che sottolinea: “La sinistra ritiene che la destra abbia più soldi e dunque possa convincere meglio gli elettori. Questa è la conferma che i soldi non fanno le vittorie politiche, e questo è un bene”.

Altri fattori contano, come il momento in cui un oggetto passa alle urne. Un esempio in tal senso è quello dell’iniziativa per l’integrità fisica, la campagna in cui si è speso meno, a indicare che il tema della vaccinazione, dopo la fine della crisi del covid, non suscita più grande interesse.

Ampliamento delle autostrade, campagna da oltre 7 milioni

Prima in classifica per spese elettorali, la campagna sull’ampliamento delle autostrade: sono stati investiti 7,4 milioni di franchi, la maggior parte dai fautori del “sì”, che però hanno perso. E hanno perso anche i contrari alla tredicesima AVS, che in campagna avevano speso più dei favorevoli (il campo progressista).

Anche la sinistra ha perso proprio le votazioni in cui ha speso di più: l’iniziativa per premi meno onerosi e quella per la biodiversità . Ma la medaglia per i soldi spesi invano va ai giovani del PLR, che hanno speso undici volte più dei contrari per la loro iniziativa sulle pensioni. Ma nonostante l’esborso, il 3 marzo essa è stata spazzata via dal popolo.

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