La Chaux-de-Fonds, la carica dei volontari

Una settimana fa una tempesta terribile colpiva La Chaux-de-Fonds. La capitale orologiera si è ritrovata a pezzi in pochi minuti, ma non si è data per vinta e ha subito cominciato a ricostruire e a raccogliere i detriti. Un lavoro, quest'ultimo, al quale ha partecipato un numero impressionante di volontari, venuti da diverse regioni.

"Ho messo un annuncio su Facebook, all’inizio eravamo 5, poi 20, poi 30 e infine 40 - spiega ai microfoni della RSI Thierry Cano -. Ho organizzato questa mobilitazione in zone dove non c'è pericolo, certi lavori in città vanno lasciati ai professionisti. Qui, non c'è il rischio che le tegole ci cadano addosso".

A ripulire ci sono anche volontari venuti dal canton Vaud, con l'associazione Mission Horizon. "Raccogliamo questa lana di vetro, per evitare che finisca nei campi che abbiamo già ripulito. Le particelle di questo materiale possono far ammalare una mucca", spiega Carole Décoppet, la fondatrice di Mission Horizon.

I volontari puliscono luoghi che non sono più pericolosi. Le foreste, per intanto, vanno evitate.

Si può essere solidali in molti modi. Florence Kunz, ad esempio, propone massaggi gratuiti a chi aiuta a riparare la città... come Stephane, che ha interrotto le sue vacanze per aggiustare i tetti di La Chaux-de-Fonds. "Non posso salire su un tetto, non posso portare cose pesanti. E allora un'amica mi ha detto: Fai quello che sai fare, massaggiare", dice Florence Kunz.

La hotline di La Chaux-de-Fonds ha finora ricevuto 200 offerte di aiuto.