La Commissione della politica di sicurezza, del Consiglio nazionale, è entrata in materia martedì - con 15 voti contro 9 - sul disegno concernete l’approvazione e la trasposizione della direttiva europea sull’acquisto e il possesso di armi semiautomatiche. Il dibattito proseguirà a metà maggio.
La decisione della maggioranza traduce l’intenzione di tutelare le tradizioni svizzere, senza però mettere a repentaglio gli accordi di Schengen. Secondo la minoranza non c’è invece alcuna necessità di rivedere la legislazione e ritiene che un inasprimento non sia di alcuna utilità per la lotta al terrorismo, ma che comporti solo ulteriori oneri amministrativi.
Nell’ambito della discussione sono state respinte due proposte: una che prevedeva di rinviare il progetto al Consiglio federale e l’altra che chiedeva di sospendere la trattazione dell’oggetto fintanto che la Corte di giustizia dell’Unione Europea, non si sia pronunciata sul fondamento legale della direttiva sulle armi.
ATS/YR