Svizzera

Lavoro in nero, più controlli

La SECO ritiene che i casi sospetti in Svizzera e in Ticino sono tuttavia rimasti stabili nel 2014

  • 28 maggio 2015, 16:28
  • 1 settembre 2023, 16:42
12'009 di aziende e 38'981 di persone al vaglio degli ispettori cantonali

12'009 aziende e 38'981 persone al vaglio degli ispettori cantonali

Gli ispettori cantonali del lavoro l'anno scorso hanno effettuato più controlli contro l'attività in nero, ma il numero di casi sospetti, 13'594, è rimasto stabile rispetto al 2013. Lo riferisce oggi, giovedì, la Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

I controlli hanno interessato 12'009 aziende e 38'981 persone, in questo ultimo caso le verifiche sono aumentate del 12%. Le presunte violazioni dell'obbligo del permesso e di notificazione secondo il diritto degli stranieri sono calate del 14%, e la sanzioni inflitte del 13%. Ma - sottolinea la SECO - dal momento che i Cantoni ridefiniscono ogni anno le proprie priorità in questo ambito, una riduzione dei casi sospetti e dei casi puniti non significa necessariamente che il lavoro nero sia diminuito.

Nell’ambito delle imposte alla fonte e in materia di assicurazioni sociali le presunte violazioni sono aumentate rispettivamente del 12 e del 3,2%; le sanzioni nel primo caso sono addirittura cresciute del 450%, mentre sono diminuite del 3% nel secondo.

I dati inerenti al Ticino

In Ticino 43 datori di lavoro e sei indipendenti sono stati sanzionati nel 2014 per violazioni nell’ambito delle assicurazioni sociali (violazione dell’obbligo d’assoggettamento), altri sedici dipendenti sono stati puniti per non aver annunciato un infortunio, dodici casi d’abuso sono stati registrati nell’ambito della disoccupazione e in due casi si è avuta una violazione del diritto degli stranieri.

ATS/ludoC/EnCa

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