È di pochi giorni fa l'allarme lanciato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) che segnala patologie tropicali anche alle nostre latitudini, come la febbre del Nilo occidentale, la Dengue o la febbre gialla. La casistica è sempre più marcata e fa segnare nel 2022 dati record. Solo per il virus del Nilo sono stati segnalati oltre un migliaio di casi, per un totale di 92 decessi.
Contribuisce a questa tendenza l'aumento crescente della popolazione di due tipi di zanzare: l'aedes aegypti e l'aedes albopictus. Quest'ultima dieci anni fa era presente solo in 8 paesi UE con 114 regioni colpite. Oggi queste sono quasi triplicate (337) e le nazioni interessate salgono a 13.
L'umidità e le temperature del clima estivo ne favoriscono la diffusione, creando in Europa un ambiente particolarmente fertile per le zanzare, che proliferano negli acquitrini.
Un rischio concreto per il Ticino?
"Epidemie vere e proprie non ne abbiamo viste, però la situazione inizia ad essere più seria", spiega Pietro Antonini, specialista ticinese di malattie tropicali. "Negli ultimi anni abbiamo registrato un progressivo aumento sia dei vettori che dei casi".
Le zanzare locali attualmente "non sono ancora in grado di provocare epidemie su vasta scala" rassicura lo specialista, ma avverte: in Italia e in Croazia "delle piccole epidemie di Dengue" si sono già registrate. La preoccupazione maggiore concerne il virus del Nilo occidentale, che può provocare encefaliti tra gli anziani.
La patologia è già stata rilevata anche in Ticino e costituisce una delle principali minacce future. "Potrebbe capitare tranquillamente anche da noi. Lo stesso vale per la Dengue: le zanzare che la veicolano ci sono".
Il discorso cambia per la febbre gialla che per diffondersi ha bisogno di una varietà di insetti che per il momento è rimasta solo nei paesi tropicali.
Il ploriferare di zanzare preoccupa l'Europa
SEIDISERA 23.06.2023, 18:19
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