Ignazio Cassis ha ricevuto, giovedì a Berna, il suo omologo tunisino Khemaies Jhinaoui con il quale è stato in particolare affrontato il tema degli averi del deposto presidente Ben Ali, bloccati in Svizzera dal 2011.
La decisione di congelare quella sessantina di milioni di franchi era stata presa nel 2011 e poi rinnovata periodicamente, l'ultima volta delle quali lo scorso dicembre in attesa che nel paese africano le relative procedure giudiziarie con cui dimostrane la provenienza illecita vengano portate a termine. Un paio di rate, per un totale di quasi 4 milioni, sono comunque già state versate, come ha ricordato il capo della diplomazia elvetica.
S'è parlato poi, come da prassi, di relazioni bilaterali, definite esemplari dall'ospite, e di cooperazione. il consigliere federale da parte sua ha insistito sui progressi in ambito democratico registrati in questi otto anni, vale a dire dalla caduta del dittatore, augurandosi che la via imboccata non venga abbandonata.
ATS/dg