La Svizzera ha restituito alla Tunisia 3,8 milioni di franchi nell'ambito di una richiesta di assistenza giudiziaria. Il denaro bloccato nella Confederazione era legato alle attività di una persona vicina all'ex presidente Ben Ali ed è stato trasmesso alle autorità del paese nordafricano con il suo accordo. Lo ha comunicato, venerdì, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
Il Consiglio federale, nel 2011, aveva "reagito immediatamente" agli eventi politici nella regione, congelando i soldi depositati in Svizzera da Ben Ali e dal suo entourage, allo scopo di evitare una eventuale fuga di capitali di presunta origine illecita.
La cooperazione giudiziaria fra i due Stati, ha precisato la nota, aveva già portato i suoi frutti nel maggio 2016, quando la Svizzera restituì circa 250'000 franchi e, secondo il DFAE, la transazione resa nota venerdì segna una "tappa importante nel lungo e complesso processo di recupero di fondi di provenienza illecita di persone politicamente esposte in cui la Svizzera è impegnata da anni".
ATS/AnP