La Commissione federale contro il razzismo (CFR) si è riunita oggi, lunedì, a Friburgo per discutere delle cause che hanno portato all’aumento degli atti ostili nei confronti dei musulmani in Svizzera e tentare di trovare delle soluzioni.
L’inimicizia verso questa fascia della popolazione sarebbe legata ai discorsi sull’Islam nei media o in politica che ne amplificano alcuni aspetti religiosi. "Il rifiuto è alimentato dal fatto che non hanno nulla a che vedere con i musulmani in quanto tali, me con avvenimenti internazionali", ha spiegato Martine Brunschwig Graf, presidente della CFR.
I social network, inoltre, facilitano la diffusione di contenuti ostili "che esasperano le emozioni, seminano la diffidenza e generano l’esclusione sociale", hanno aggiunto gli organizzatori.
Una "soluzione miracolosa" non esiste, secondo Martine Brunschwig Graf, ma la creazione all’Università di Friburgo nel 2015 del Centro Svizzero Islam e Società (CSIS) è un passo nella giusta direzione, come lo è pure la formazione degli imam nella Confederazione. Questa permetterebbe infatti di "trasmettere [loro] conoscenze sulle pratiche e la democrazia elvetica".
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