Si chiamerà "Allianz sicherheit Schweiz" ("Alleanza sicurezza svizzera"). La nuova organizzazione nasce dagli ambienti borghesi, anche e soprattutto per contrastare il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE). Il centro-destra ha scoperto di averne bisogno durante la campagna di voto sul credito d'acquisto dei nuovi aerei da combattimento.
"Abbiamo sempre dovuto recuperare, eravamo sempre in ritardo, anche perché prima di poter entrare nel merito del tema in votazione abbiamo dovuto organizzarci" ha infatti dichiarato a SRF Thierry Burkart, 45enne consigliere agli Stati PLR che presiederà la nuova organizzazione. "La sinistra ci mostra come si fa, e con discreto successo, da ormai 35 anni. Noi vogliamo come minimo essere altrettanto incisivi, se non di più", aggiunge Burkart.
L'obiettivo è appunto anche quello di migliorare a livello di pianificazione, proprio pensando alla campagna sui jet da combattimento: c'erano ritardi e ci si è dovuti organizzare prima di discutere il contenuto, afferma a questo proposito il "senatore" argoviese.
Iniziative popolari, referendum, campagne di voto, campagne informative. L'alleanza borghese utilizzerà gli strumenti della democrazia diretta svizzera in modo pro-attivo (proprio come qualsiasi altra organizzazione o comitato permanente), sempre pronta ad attivarsi. Il primo banco di prova dovrebbe essere quello degli F-35, i nuovi caccia scelti dal Consiglio federale che PS, Verdi e appunto Gruppo per una Svizzera senza esercito cercheranno di abbattere.
I temi da affrontare non riguarderanno però solo l’esercito: "Vogliamo avere una visione integrativa della sicurezza nel nostro Paese", prosegue Burkart, senza più separazione fra aspetti esterni e interni. I nuovi caccia dell'esercito saranno sicuramente un tema, al pari per esempio della polizia o delle minacce informatiche.