FUTURO DEI BILATERALI

Negoziati con l’UE: dal Parlamento un primo ok

Il mandato presentato dal Governo è approvato dalla commissione di politica estera del Nazionale. Alcuni punti, tuttavia, debbono essere chiariti

  • 30 gennaio, 13:58
  • 2 febbraio, 15:39
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La commissione parlamentare ha approvato il progetto con 16 voti favorevoli contro 9

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Di: ATS/ARi 

Il progetto di mandato negoziale con l’UE, presentato lo scorso mese dal Consiglio federale, incassa un primo avallo a livello parlamentare.

La commissione di politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) lo ha infatti approvato con 16 voti favorevoli contro 9. Lo ha reso noto oggi, martedì, il presidente della CPE-N Laurent Wehrli (PLR/VD).

Nell’attuale contesto occorrono relazioni strette con l’UE, reputa la commissione. La CPE-N saluta i positivi esiti del progetto, che consentono di avviare trattative. Reputa tuttavia che siano necessari sviluppi in 4 ambiti: la protezione dei salari, la libera circolazione delle persone, i trasporti ferroviari internazionali e un accordo sull’elettricità.

Una minoranza della commissione ritiene invece che un futuro accordo sia dannoso per la Svizzera e la sua prosperità. A nome di questa minoranza Franz Grüter (UDC/LU) ha dichiarato che la CPE-N ha respinto due proposte del suo partito: la prima chiedeva di respingere il mandato negoziale tout court, mentre la seconda proponeva all’Esecutivo di non entrare in materia sugli aspetti istituzionali.

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Trent'anni di rapporti bilaterali Svizzera - UE

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