Svizzera

Nel 2020 un'impennata della spesa sociale

Le uscite totali in Svizzera sono aumentate a 206 miliardi per compensare gli effetti della pandemia sul lavoro

  • 14 febbraio 2022, 11:48
  • 20 novembre, 18:39
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Le chiusure prolungate hanno richiesto interventi per decine di miliardi di franchi

  • Keystone
Di: ATS/pon 

La pandemia ha inciso sensibilmente nel 2020 sulle prestazioni sociali: l'incremento complessivo è stato di 20,4 miliardi di franchi e solo per mitigare le ripercussioni sul lavoro sono stati spesi 14,1 miliardi supplementari rispetto al 2019. La somma totale ammonta a 206 miliardi, con un balzo dell'11,1% che è stato il più marcato nel Paese dal 1990 a questa parte.

A titolo di paragone, la recessione innescata dalla crisi dei subprime nel 2009 aveva portato a un aumento del 7,1% e tra il 2000 e il 2019 la crescita media era stata del 2,9% all'anno.

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L'ambito della vecchiaia nonché quello della malattia e delle cure hanno contribuito all'incremento rispettivamente nella misura di 2,7 e 2,5 miliardi. Paradossalmente la pandemia ha pesato meno di quanto si possa pensare sulla spesa sanitaria: il +4,3% registrato è per esempio inferiore al dato dell'anno precedente, complici il calo degli infortuni e il rinvio di molte operazioni e nonostante l'effetto delle assenze dal posto di lavoro e i costi dei test.

Un fenomeno europeo

Quanto accaduto nell'anno in rassegna in Svizzera a livello di spese sociali non è un fenomeno unico, bensì riguarda tutta l'Europa, anche se con percentuali che variano anche di molto da un paese all'altro. In Austria l'incremento è risultato del 9,1%, in Italia dell'8,9%, in Germania del 5,7% e in Francia del 4,2%. Gli estremi in Europa sono Malta da una parte (+26,7%) e la Danimarca dall'altra (+2,8%).

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