Doris Leuthard scende in campo contro l'iniziativa "No Billag". Intervistata lunedì da diversi media d’Oltralpe, la consigliera federale ha ribadito l'impossibilità per la SSR di esistere con le sole inserzioni pubblicitarie.
“Bisogna attenersi ai fatti: il volume della pubblicità è stagnante da anni e non vedo come solo questi introiti possano far sopravvivere emittenti pubbliche e private, soprattutto piccole”, ha ricordato la consigliera federale, ribattendo così alle recenti affermazioni di Hans-Ulrich Bigler, direttore dell'Unione svizzera arti e mestieri.
Quanto alla possibilità di sovvenzionare solo alcuni programmi, la responsabile Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni ha ricordato che il testo in votazione il prossimo 4 marzo vieta la riscossione di un canone, la concessione di aiuti mirati a radio-TV e stralcia le disposizioni che permettono di sostenere le minoranze linguistiche.
ATS/bin
Per saperne di più:
- Votazione popolare del 4 marzo 2018: Iniziativa "Sì all'abolizione del canone radiotelevisivo"