Svizzera

"No Billag": verso un chiaro no

È il dato che emerge dal primo sondaggio gfs.bern in vista delle votazioni popolari del prossimo 4 marzo

  • 26 gennaio 2018, 07:00
  • Oggi, 02:49
Gli esiti del primo rilevamento

Gli esiti del primo rilevamento

  • rsi

"Sì" al nuovo ordinamento finanziario 2021, "no" all'iniziativa No Billag. Sono queste le tendenze dell'elettorato registrate dall'istituto gfs.bern, per il primo sondaggio commissionato dalla SSR sui due oggetti che saranno sottoposti a votazione popolare il prossimo 4 marzo.

Iniziativa No Billag

Partiamo dall'oggetto sul quale, in vista del voto, si focalizzano senz'altro le attenzioni: l'iniziativa volta alla soppressione del canone televisivo. Il testo, in base agli esiti del rilevamento, fa attualmente registrare una netta prevalenza di opposizioni. Il campo del "no", fra opinioni certamente contrarie e piuttosto contrarie, riunisce infatti complessivamente il 60% degli interpellati. I consensi all'iniziativa, nell'insieme, si attestano invece al 38%. Al momento lo schieramento dei contrari ha quindi un vantaggio del 22%, mentre a dirsi indeciso è ancora il 2% degli aventi diritto che sul tema hanno intenzione di votare.

Iniziativa No Billag: il dato nazionale e quello della Svizzera italiana, inquadrati dal primo sondaggio gfs.bern

Iniziativa No Billag: il dato nazionale e quello della Svizzera italiana, inquadrati dal primo sondaggio gfs.bern

  • gfs.bern/SSR/px

Più nel dettaglio l'iniziativa viene respinta in tutte le regioni linguistiche. Nella
Svizzera italiana a opporsi alla No Billag è nell'insieme il 65% degli intervistati, a fronte del 25% di pareri certamente favorevoli o piuttosto favorevoli. Gli indecisi sono al 10%. Sempre a livello regionale è in Romandia che la "No Billag" incontra le opposizioni più consistenti, quantificate dal sondaggio nella misura del 67%. Nella Svizzera tedesca lo schieramento del "no" si attesta sul 57% degli interpellati, mentre quello dei consensi fa registrare il 40%. Più in generale i realizzatori del sondaggio qualificano come già elevato il livello di formazione delle opinioni sull'iniziativa.

Decreto su riscossione dell'IVA e dell'imposta federale diretta

Veniamo quindi al nuovo ordinamento finanziario 2021 che, ricordiamo, sarà il primo oggetto indicato sulle schede di voto per il 4 marzo. Agli elettori sarà sottoposto il decreto volto alla proroga, fino alla conclusione del 2035, del diritto di riscossione dell'IVA e dell'imposta federale diretta da parte della Confederazione.

Decreto federale sul nuovo ordinamento finanziario: gli esiti del sondaggio a livello nazionale e per la Svizzera italiana

Decreto federale sul nuovo ordinamento finanziario: gli esiti del sondaggio a livello nazionale e per la Svizzera italiana

  • gfs.bern/SSR/px

L'oggetto in questione, sempre secondo il sondaggio di gfs.bern, sembra già avviato verso una netta approvazione. Sul piano nazionale a esprimersi certamente a favore o piuttosto a favore è nell'insieme ben il 69% degli intervistati. I dissensi fanno complessivamente registrare il 16%, mentre il 15% degli interpellati non si è ancora fatto un'opinione. Nella
Svizzera italiana gli indecisi sono quantificati nella misura del 34%. Il nuovo ordinamento, tuttavia, raccoglie già il 55% dei consensi.

Il sondaggio, realizzato fra l'8 e il 18 gennaio scorsi, si basa sulle risposte fornite da un campione rappresentativo di 1'201 persone aventi diritto di voto. Il margine di errore del rilevamento è del 2,9%.

Alex Ricordi - Jona Mantovan

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