Berna respinge al mittente le accuse di essere “uno Stato pappone” formulate da un’esperta dell’ONU. “Questo termine non è per nulla appropriato”, ha affermato oggi l’ambasciatore elvetico all’ONU di Ginevra, Jürg Lauber.
Nel rapporto presentato venerdì alle Nazioni Unite, la relatrice speciale sulla violenza contro le donne, Reem Alsalem, scrive che in diversi Paesi, tra cui la Svizzera, “lo Stato legalizza, organizza e regolamenta l’attività e i profitti derivanti dalla prostituzione altrui, nonché tutti i locali dove si esercita il commercio del sesso”.
Il testo sottolinea che “la depenalizzazione del commercio sessuale ha impedito ai trafficanti di essere identificati e perseguiti attivamente come avrebbero dovuto” nel Paese.
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