Le festività pasquali stanno ravvivando il consumo di cioccolato in Svizzera, in calo negli ultimi due anni. Dopo le difficoltà legate alla pandemia ora le fabbriche lavorano a pieno ritmo, così come i negozi.
“La produzione pasquale rappresenta circa il 20 per cento della nostra cifra d’affari. Il 2022 è un attimo anno finora”, racconta alla RSI Philippe Pascoët, mastro cioccolataio.
La star della collezione pasquale di quest’anno è una vespa di cioccolato, seguita da un unicorno rosa. “Quest’anno vendiamo anche molte scatole di sardine in cioccolato e anche confezioni di uova”, precisa Pascoët.
L’obbiettivo è la creatività, dunque. Il classico coniglio non basta più. Va detto che il consumo di cioccolato è diminuito negli ultimi due anni in Svizzera, con un calo delle vendite di quasi il 15 per cento.
“Le vendite sono esplose rispetto agli anni scorsi. Siamo a circa il 50 per cento in più. La crisi sembra ormai passata” racconta da parte sua il cioccolataio Jeremy Molliex-Donjon.
Sono 500 i grammi consumati in media a persona durante le feste pasquali. In tutto l’anno 12 chilogrammi. D’altronde gli svizzeri sono i più golosi di cioccolato al mondo, e il futuro del settore sembra assicurato.