La discussione che gira attorno ai pesticidi è molto presente anche in Svizzera. All'interno dei confini nazionale esistono 2'301 prodotti che devono sottostare a 1'457 regole diverse. Affinché nei campi agricoli si svolga tutto in modo corretto, ogni anno vengono effettuati un determinato numero di controlli tra le oltre 25'000 aziende agricole presenti sul suolo elvetico. Nel 2019 sono state un centinaio, mentre per l'anno in corso ne sono previste 115. Cifre troppo basse per Kurt Seiler.
Il dubbio che le norme previste dalla Confederazione non vengano rispettate, infatti c'è: lo scorso anno, ad esempio, sono state rilevate concentrazioni eccessive di cloro-talonil, un fungicida ad uso agricolo, nelle acque di diversi cantoni, comprese quelle ticinesi. Dalle pagine della SonntagsZeitung, il chimico cantonale di Sciaffusa spiega come il budget destinato a questi test sia ridotto a tal punto da non permetterne di ulteriori. L'Ufficio federale per l'agricoltura ha fatto sapere che entro il 2022 vuole arrivare a mille ispezioni annue.
Dal 2010, anno in cui sono stati inseriti questi controlli, le infrazioni sono comunque passate dal 10% al 3-5%. Nei prossimi due anni, intanto, oltre 200 prodotti dovranno sparire dai campo e, a partire dal 2026, gli agricoltori che fanno uso di pesticidi, ogni lustro dovranno seguire dei corsi sul corretto impiego di queste sostanze.