La Svizzera risentirà della carenza di greggio russo in Europa, secondo l'ufficio federale competente, anche se le forniture – parola dell’esperto – non sono a rischio.
La Svizzera non acquista petrolio grezzo direttamente dalla Russia, ma importa prodotti energetici a base di petrolio, come gasolio e benzina, dall'Unione europea (UE) per quasi tre quarti delle sue vendite interne, ha scritto martedì l'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico (UFAE) in risposta a una domanda dell'agenzia Keystone-ATS.
Secondo il sito web del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), i combustibili petroliferi e i carburanti per autotrazione rappresentano circa il 50% dell'energia consumata in Svizzera.
Conseguenze difficili da valutare
Se il Consiglio federale di norma riprende, dopo un esame, le sanzioni dell'UE contro la Russia, per quanto riguarda l'embargo petrolifero non ha ancora preso una decisione. Secondo l’UFAE è difficile valutare le conseguenze di un allineamento con Bruxelles sulla situazione dell'approvvigionamento a lungo termine.
Le conseguenze dipenderebbero da vari fattori, come la tempistica dell'embargo, le capacità di trasporto e l'eventuale aumento della produzione di greggio da parte di altri Paesi.
In ogni caso, il mercato dovrebbe riorganizzarsi e pianificare una sostituzione, scrive l'UFAE. I preparativi per un simile scenario sono in corso da tempo. In caso di grave carenza, il fabbisogno di benzina per auto e di gasolio per riscaldamento sarebbe coperto, ad esempio, dalle riserve obbligatorie per 4 mesi e mezzo.
Diversi paesi esportatori
Quando all'inizio di maggio si è iniziato a parlare di embargo petrolifero da parte dell'UE, Fabian Bilger dell'associazione di importatori di carburante "Avenergy Svizzera" aveva lanciato l'allarme. Secondo lui, le forniture in Svizzera non sono minacciate, ma l’allarme riguardava anche il greggio importato, in particolare dal Nord Africa e dal continente nordamericano.
"Il petrolio può essere trasportato con diversi mezzi, via nave, treno o oleodotto, e ci sono produttori in tutto il mondo", ha detto Bilger a Keystone-ATS. Alcuni raffinatori si troverebbero ad affrontare problemi logistici in caso di embargo, ma il mercato nel suo complesso potrebbe adattarsi secondo Bilger.
I prezzi del petrolio reagiscono
Nel frattempo i prezzi del petrolio hanno raggiunto martedì il livello più alto degli ultimi due mesi e, secondo i broker, l'aumento è dovuto proprio alla dichiarazione della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, secondo cui le importazioni di petrolio dalla Russia saranno ridotte di circa il 90% entro la fine dell'anno.
Notiziario 06.00 del 31.05.2022 Il servizio di Tomas Miglierina
RSI Info 31.05.2022, 08:18
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Braccio di ferro UE sul petrolio russo
SEIDISERA 30.05.2022, 20:08
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