L'attuale Costituzione non è sufficiente per affrontare le sfide della sicurezza alimentare. Un comitato interpartitico, comprendente quasi tutte le formazioni borghesi e rosso-verdi, ha lanciato giovedì mattina a Berna la campagna per la votazione federale del 24 settembre.
Consiglio federale, Parlamento e tutti i partiti hanno riconosciuto che si deve intervenire per garantire la produzione indigena. Alle urne è quindi necessario approvare il decreto federale sulla sicurezza alimentare, hanno sostenuto i rappresentanti del comitato.
Il decreto in votazione è nato in Parlamento come controprogetto diretto all'iniziativa popolare "Per la sicurezza alimentare" dell'Unione svizzera dei contadini (USC), poi ritirata. Lanciata in reazione alla Politica agricola 2014-2017, aveva raccolto 147'812 firme valide in tre mesi e chiedeva di rafforzare l'approvvigionamento della popolazione con derrate alimentari provenienti da produzioni indigene sostenibili, adottando provvedimenti contro la perdita di terreni coltivabili.
ATS/EnCa