Svizzera

Piatti più salati al ristorante

Il rincaro dei prezzi dell'energia si rifletterà anche sullo scontrino. A Basilea un albergo e ristorante ha già aumentato la fattura del 5%. In Ticino la situazione non l'ha ancora richiesto, ma GastroTicino invita i suoi associati a "non tentennare"

  • 21 settembre 2022, 05:59
  • 20 novembre, 14:54
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In Ticino lo stato attuale delle cose non suggerisce un ricorso all'aumento dei prezzi in alberghi e ristoranti

  • Archivio Keystone
Di: SEIDISERA/Red.MM 

Il rincaro dei prezzi dell'energia si rifletterà anche sullo scontrino del ristorante. Oltre il Gottardo l'eventualità si è già verificata. A portarne l'esempio è l'albergo e ristorante Bad Budendorf di Basilea, dove la fattura finale sullo scontrino è già lievitata del 5%. Il proprietario Felix Suhner ha spiegato oggi, martedì, le sue ragioni ai microfoni della RSI.

"L'aumento temporaneo del 5% dei nostri prezzi è conseguenza dell'incremento della nostra fattura dell'energia, cresciuta di 10 volte a luglio e soprattutto ad agosto" contestualizza Suhner, rivelando che parte della spesa è stata fatta ricadere sui clienti. Il motivo è "la sopravvivenza" stessa dell'esercizio, "a maggior ragione dopo il covid e con l'adattamento dei salari dei nostri dipendenti" ricorda e precisa il proprietario.

Rispetto alla reazione della clientela invece, Suhner ha espresso soddisfazione, parlando di una generale comprensione. L'aumento d'altronde è stato segnalato ovunque: "sul menu, sul nostro sito, abbiamo anche appeso un foglio all'entrata", esplicitando che "si tratta di una misura temporanea".

La situazione in Ticino

In Ticino invece, lo stato attuale delle cose non suggerisce il ricorso a un aumento dei prezzi in alberghi e ristoranti. "Stiamo ancora vivendo sull'onda dell'entusiasmo della stagione estiva, con ristoranti e alberghi occupati all'80%-90%", spiega Massimo Suter, vicepresidente di Gastrosuisse e presidente di Gastroticino.

Tuttavia, a detta del vicepresidente, i gestori devono controllare l'aumento dei prezzi dell'energia e i conseguenti costi fissi e delle materie prime. "Se questi aumenti dovessero imporre un aumento del prezzo di vendita, lì non bisogna tentennare" afferma Suter, consigliando ai proprietari di trovare un compromesso tra la salvaguardia dell'azienda e l'attrattività del ristorante stesso, gravata dai prezzi maggiorati.

L'Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana tuttavia non condivide l'approccio presentato, chiedendosi, attraverso le parole della segretaria generale Antonella Crüzer, "quali dovrebbero essere allora i prossimi rincari". "Tutti dovranno pagare probabilmente bollette un po' più elevate", incalza Crüzer: "dovremmo quindi attenderci da parte di tutte le società uno scaricabarile sui consumatori"? Secondo l'associazione una proposta di questo tipo non è accettabile, né tantomeno conveniente poiché disincentiva i consumatori a frequentare i ristoranti.

Ulteriori critiche sono inoltre rivolte all'esplicitazione delle ragioni dell'aumento nei prezzi - come nel caso del ristorante basilese citato in precedenza, dove i motivi del rincaro sono chiariti su menu, sito Internet ed entrata -. "Il consumatore deve essere informato su quello che va a pagare in più" specifica Crüzer, affermando tuttavia che "la trasparenza non giustifica il fatto di aumentare la fattura finale per il cliente".

Il rischio maggiormente paventato è quello che con l'aumento generale dei prezzi si renda più attrattiva la concorrenza italiana. Massimo Sutter tuttavia, respinge questa possibilità. "Sia la Svizzera che l'Italia stanno vivendo la stessa drammatica situazione", commenta, spiegando che "se loro aumentassero del 5% saremmo obbligati anche noi, di riflesso, ad aumentare del 5%". In tal senso, saremmo di fronte a " un calcolo neutrale".

La questione è dunque in divenire; per taluni tuttavia, potrebbe risultare indigesta.

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SEIDISERA 20.09.2022, 20:22

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