Punibili i "like" agli insulti

Se vi sono propositi diffamatori, mettere "like" o condividere contenuti su Facebook può avere conseguenze penali. Il Tribunale federale (TF) ha confermato in parte un giudizio concernente insulti rivolti ad un amante degli animali.

Nel 2018, un uomo sulla quarantina era stato condannato dal Tribunale cantonale di Zurigo a una pena pecuniaria con la condizionale per diffamazione ripetuta nei confronti dell'animalista Erwin Kessler. L'imputato, mettendo "mi piace" e condividendo sulle pagine di altre persone, aveva sottoscritto le accuse di antisemitismo, fascismo e razzismo nei confronti di Kessler.

Nella sentenza pubblicata oggi, il TF ricorda che la propagazione di propositi diffamatori costituisce una violazione della legge, poiché questa azioni contribuiscono a migliorare la visibilità di un contenuto sul social network.

L'Alta corte di Losanna ha comunque accolto il ricorso dell'imputato e rinviato il dossier all'istanza precedente, poiché il tribunale zurighese non ha consentito all'uomo di provare che le affermazioni condivise fossero veritiere.