Sedici responsabili delle finanze cantonali (gli altri si sono pronunciati attraverso considerazioni scritte) si sono riuniti venerdì a Berna per fare il punto dopo la bocciatura da parte del popolo della terza riforma dell'imposizione fiscale delle imprese. Dall'incontro è emersa la necessità d'abolire tutti i privilegi, superare le divergenze, incassare sul piano locale un miliardo di franchi di compensazione e la volontà di partecipare attivamente alla ricerca di soluzioni.
Anche se non occorrerà ripartire da zero, è stato sottolineato il bisogno d'intervenire il più rapidamente possibile, poiché la concorrenza estera nell'attirare aziende già s'avverte. Velocità non vuol comunque dire fretta. Per questa ragione, si pensa che il progetto di legge rivisto e corretto possa entrare in vigore nel 2020.
Il calendario fissato dal capo del Dipartimento federale delle finanze Ueli Maurer prevede che le grandi linee vengano stabilite il prossimo giugno.
ATS/dg
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