La revisione della legge sulle armi, in votazione popolare il prossimo 19 maggio, deve essere approvata. Ne è convinto un comitato interpartitico, i cui membri hanno presentato ufficialmente la loro posizione martedì a Berna. “Rifiutare la normativa in questione significherebbe abbandonare Schengen, con conseguenze disastrose per la sicurezza, la politica d'asilo e il turismo”, è stato sottolineato.
“La posta in gioco è elevata e non si possono sprecare forze”, hanno aggiunto esponenti del PLR, del PS, del PPD, dei Verdi liberali, dei Verdi, del PBD e del Partito evangelico. Seppur con sfumature e argomenti differenti, l’obbiettivo è comune per tutti, hanno sottolineato.
L'UDC, che ha promosso il referendum con le associazioni di tiratori, è l'unico partito che raccomanda di bocciare il decreto federale, che traspone nel diritto svizzero la direttiva dell'UE sulle armi.
RG 18.30 del 02.04.19 - La corrispondenza di Gian Paolo Driussi
RSI Info 02.04.2019, 20:30
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