Svizzera

Sette svizzeri nelle celle turche

La cifra è stata per la prima volta confermata da Berna. Hanno il doppio passaporto. Ankara li accusa di legami con il terrorismo

  • 9 luglio 2018, 15:15
  • 23 novembre, 00:57
01:15

RG 12.30 del 09.07.18: la corrispondenza di Elisa Raggi

RSI Info 09.07.2018, 14:56

  • DFAE

Sette cittadini svizzeri sono detenuti nelle carceri della Turchia poiché la giustizia di Ankara li sospetta di legami con associazioni terroristiche. La cifra esatta è stata confermata per la prima volta dal Dipartimento federale degli affari esteri. A non poter fare ritorno sul suolo elvetico, c'è pure un numero imprecisato di cittadini turchi stabilmente residenti nella Confederazione.

I sette hanno tutti il doppio passaporto. Tra di loro vi sono anche alcune donne, come una giovane basilese di origini curde, arrestata l'anno scorso incinta all'aeroporto di Istanbul. Nel frattempo è stata scarcerata, ma né lei né il figlio di pochi mesi possono lasciare il paese. Una situazione che complica le già tese relazioni fra le due capitali, dopo le rivelazioni delle presunte attività di spionaggio in Svizzera contro chi contesta il presidente turco Erdogan. Sulla vicenda di un sospetto tentato rapimento di un oppositore a Zurigo da parte di ex funzionari dell'ambasciata turca sta ad esempio indagando il Ministero pubblico della Confederazione.

Via al nuovo mandato di Recep Tayyip Erdogan

Il dato sul numero degli svizzeri in detenzione in Turchia è stato reso noto dal Tages Anzeiger nel giorno dell'insediamento per un nuovo mandato presidenziale di Recep Tayyip Erdogan e a pochi giorni dal secondo anniversario del tentato golpe del 15 luglio 2016 attribuito a Fetullah Gülen. Il quotidiano giudica i fermi "arbitrari" e che chiede di condannarli alla Confederazione ed in particolare ad Ignazio Cassis, una cui visita in Turchia è in forse da mesi.

Diem/RG

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