Svizzera

Sicurezza sul Bürgenstock, l’80% dei costi a carico di Berna

Nel frattempo davanti al parlamento francese il presidente ucraino Zelensky ha sottolineato che la conferenza potrebbe avvicinare il paese alla pace

  • 7 giugno, 13:39
  • 7 giugno, 14:27
Bürgenstock

Il Bürgenstock si prepara alla Conferenza sulla pace in Ucraina, in programma il 15 e il 16 giugno prossimi

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info

La conferenza sulla pace in Ucraina che dal 15 al 16 giugno avrà luogo sul Bürgenstock, nel canton Nidvaldo, è “un evento straordinario ai sensi della legge federale sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna”. Con tale classificazione, decisa venerdì dal Consiglio federale, viene stabilito che l’80% dei costi per le misure di sicurezza sarà coperto dalla Confederazione, come si legge in una nota.

Sono oltre ottanta i paesi che hanno sinora confermato la loro partecipazione alla conferenza, con la maggior parte che prevede di inviare rappresentanti a livello di capi di Stato o di governo, si legge ancora nel comunicato: “Dal momento che la conferenza si iscrive in un contesto di forti tensioni internazionali, è previsto un imponente dispositivo di sicurezza che coinvolge le forze di polizia cantonali e federali nonché l’esercito”.

Bürgenstock, tante conferme

Telegiornale 10.05.2024, 20:00

Zelensky: “Verso la fine della guerra”

L’appuntamento sul Bürgenstock potrebbe avvicinare l’Ucraina “alla fine della guerra”. È quanto ha detto, sempre venerdì, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che a Parigi ha parlato davanti al parlamento francese. Proponendo un parallelo fra la guerra tra Russia e Ucraina e il secondo conflitto mondiale, ha affermato che “fra una settimana ci sarà il D-Day” ucraino.

Nel suo intervento ha inoltre ringraziato la Francia “di essere al nostro fianco per difendere la vita” e ha sottolineato che “l’Europa non è più un continente di pace”, quello “che succede oggi all’Ucraina potrebbe capitare domani ad altri paesi”.

Il presidente Zelensky ha pertanto sottolineato che “è in Ucraina che si trova la chiave della sicurezza di tutta l’Europa”. E ha garantito che “senza il controllo dell’Ucraina, la Russia resterà uno Stato nazionale normale e non un impero coloniale alla ricerca costante di nuovi territori”.

Altri contributi statunitensi (e le scuse di Biden)

Sempre a Parigi, il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato venerdì nuovi aiuti per 225 milioni di dollari all’Ucraina in un incontro con Zelensky, al quale ha promesso: “Gli Stati Uniti saranno sempre con voi”.

Biden si è inoltre pubblicamente scusato con l’Ucraina per il ritardo di sei mesi nell’approvazione del pacchetto di aiuti militari da oltre sessanta miliardi di dollari.

Zelensky davanti al Parlamento francese

Telegiornale 07.06.2024, 12:30

E-governance ucraina, rinnovato sostegno elvetico

La Svizzera continua a sostenere l’Ucraina nei settori della digitalizzazione e dell’e-governance, con lo stanziamento di 58,7 milioni di franchi per i prossimi quattro anni. Lo ha deciso venerdì il Consiglio federale. La Confederazione promuove così le riforme democratiche nel paese attraverso la digitalizzazione e al contempo concorre a rendere più trasparenti i servizi statali, “entrambi settori di importanza cruciale per la ricostruzione dell’Ucraina”.

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