Abusi nella Chiesa svizzera

St-Maurice, la procura vallesana indaga

Gli inquirenti si sono recati mercoledì e giovedì all’abbazia - L’apertura dell’inchiesta sugli abusi precede le rivelazioni di RTS e Le Temps - Il rettore si ritira provvisoriamente

  • 23 novembre 2023, 14:45
  • 23 novembre 2023, 15:45

RG 12.30 del 23.11.2023 La corrispondenza di Lucia Mottini

RSI Svizzera 23.11.2023, 14:44

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Di: pon

Procura generale e polizia vallesana si sono recate ieri, mercoledì, e oggi all’abbazia di Saint-Maurice, nel quadro di un’inchiesta su eventuali abusi sessuali commessi in territorio vallesano e non ancora penalmente prescritti. L’archivista del monastero ha dato spontaneamente accesso ai documenti conservati e gli inquirenti hanno proceduto anche all’interrogatorio di un canonico.

L’apertura dell’indagine preliminare, si precisa in un comunicato, risale al 22 settembre. È da ricondurre al contenuto del rapporto sul progetto pilota riguardante gli abusi nella Chiesa cattolica svizzera, presentato in settembre. Precede quindi le rivelazioni di RTS, che in una puntata dell’emissione Mise au point ha portato alla luce casi riguardanti nove religiosi legati all’abbazia di Saint-Maurice, anche se non tutti ancora attivi. Fra questi anche l’abate ad interim, nel frattempo sospeso dall’insegnamento nel collegio dell’istituzione. Oggi, giovedì, è attesa anche una presa di posizione dell’abbazia, in una conferenza stampa convocata per le 15 a Bex.

Le Temps e Le Nouvelliste hanno rivelato giovedì che un altro canonico - ex prefetto del collegio - si è autodenunciato nei giorni scorsi, confessando abusi commessi nel Giura negli anni Settanta. Le Temps ha pubblicato anche la testimonianza di un ex allievo, che ha raccontato un episodio imbarazzante vissuto con lo stesso prete, una seduta fotografica in mutande in un clima di grande segretezza.

La vicenda ha spinto il Cantone ad agire. È stata decisa la creazione di un gruppo di lavoro sui rapporti fra l’abbazia e il Cantone, legati da una convenzione del 2021 che ha fatto passare in meno pubbliche la responsabilità del liceo. La convenzione prevede che il rettore della scuola sia in linea di principio un canonico dell’Abbazia di Saint-Maurice.

Era il caso fino ad oggi, ma l’attuale responsabile - per quanto non direttamente chiamato in causa dall’inchiesta della televisione romanda - ha deciso di farsi temporaneamente da parte, fino alla conclusione del lavoro degli inquirenti, per permettere all’istituzione di “proseguire con serenità i suoi compiti di formazione”. L’incarico è stato affidato ad interim a un altro membro del collegio rettorale, Francis Hiroz.

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